Arnaldo Stanzione: “Sogno di portare le mie quattro stelle agli assoluti di Roma” - Le Cronache
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Arnaldo Stanzione: “Sogno di portare le mie quattro stelle agli assoluti di Roma”

Arnaldo Stanzione: “Sogno di portare le mie quattro stelle agli assoluti di Roma”

di Greta Sciancalepore

Arnaldo Stanzione, è l’allenatore della Dream Team Salerno, associazione sportiva fondata nel 1997. La storia della società è ricca di successi, come la convocazione di una nuotatrice nella nazionale giovanile di nuoto. Nella stagione 2019-2020 il Dream Team Salerno si è confermato a livello nazionale con numerosi atleti piazzatisi nei primi 20 del ranking nazionale. L’anno agonistico 2020-2021 nonostante le difficoltà legate alla pandemia ha regalato al team salernitano la gioia di una medaglia nazionale. Oltre all’attività regionale e ai campionati italiani partecipa a numerose competizioni in Italia e all’estero. Il settore nuoto è gestito da 4 allenatori e tra questi come detto c’è Arnaldo Stanzione, 44 anni, che si occupa della preparazione degli atleti agonisti proprio della Dream Team Salerno. Una vita dedicata allo sport e non solo… “Sì, perchè sono anche un’insegnante di sostegno, laureato in scienze motorie, alla scuola media di Pontecagnano. Al tempo stesso, sono coordinatore della scuola nuoto e allenatore degli agonisti del Dream Team, e lavoro in quest’ambito sportivo dal 1997”. Viene definito un po’ come il papà della squadra agonistica. Come mai? “Perché ho fondato la squadra agonistica 15 anni fa e l’ho fatto partendo quasi da zero. I primi tempi avevamo solo 15, 20 atleti al massimo, è stato un progetto tutto in divenire. E tutti gli agonisti li ho conosciuti per la prima volta alla scuola nuoto. È vero, i primi anni c’era poca esperienza, ma poi studiando e aggiornandoci sono arrivati i primi risultati a livello regionale e nazionale”. Come ha visto i ragazzi nelle ultime regionali? “In generale sono contento, speravamo in qualche medaglia in più ma comunque sia abbiamo portato a casa 4 medaglie. Sono un gruppo molto unito, vengono a tutti gli allenamenti. Si allenano concentrati, si vede che ci tengono e cercano anche di supportarsi tra di loro. Avendoli cresciuti fin da piccoli, dai propaganda, sanno cosa vogliamo noi tecnici e al tempo stesso noi tiriamo fuori il meglio da loro”. C’è stato un debutto ad agosto al Foro Italico a Roma, cosa ci può raccontare di questa esperienza? “E’ stata una delle finali nazionali migliori che abbia mai avuto nella mia carriera. Abbiamo portato a Roma 4 giovanissimi atleti, tra cui la piccola Greta, che l’estate scorsa ha avuto un notevole miglioramento , una giovane atleta determinata, che ha avuto il suo debutto allo stadio del nuoto nei 200 metri dorso, classificandosi così nelle prime otto giovani atlete in Italia. Notevoli sono stati anche i miglioramenti per Carmine Bernardo, Giandomenico Autuori e Umberto Di Meo”. -Qual è il fondamentale che le piace insegnare di più ai suoi ragazzi e perché? “Senza dubbio le fasi subacquee, a volte sono quasi più importanti della fase nuotata fuori dall’acqua”. Cosa vorrebbe che i tuoi atleti prendessero da lei? “Vorrei sicuramente che tutti i ragazzi fossero più determinati e sicuri in quello che fanno. Soprattutto perchè in questi due anni di pandemia si sono chiusi in loro stessi e ci sono stati vari momenti di negatività”. Un sogno da realizzare a breve con la sua squadra? “Il più imminente e il raggiungibile? Credo sia portare le quattro piccole stelle agli assoluti ai Sette Colli a Roma”.